Biblioteca "Aurelio Saffi" di Forlì, 90 anni in 2012. |
Parteciperò al convegno “Lettori di provincia” e risorse elettroniche, organizzato da Paola Zambelli e che si terrà al Centro di Alti Studi Euaristos a Forlì, viale Salinatore 5, il 14 giugno 2012.
Questo convegno intende promuovere un'interessante attività di mecenatismo culturale: storiche e storici dell'età moderna (dal Basso Medioevo alla Rivoluzione Francese) che, scrivendo una tesi o avendo finito di scrivere la tesi di dottorato, si trovano nella necessità di pubblicare un libro, potranno, si spera, beneficiare di una borsa di studio di alcuni mesi per soggiornare a Forlì nel Centro Euaristos.
Certo, Forlì non possiede le biblioteche sufficienti per la stesura di una tesi di dottorato e chi vi parla lavora presso la biblioteca accademica dell'Istituto Universitario Europeo di Firenze che solo dopo molti anni è diventato un punto di riferimento per le scienze sociali e la Storia Europea.
Da qui l'idea di Paola Zambelli, di fare un convegno che possa offrire soluzioni, stimoli, letture di percorsi professionali anche "senza" lo strumento principe dello storico, la ricca biblioteca accademica fisica da poter frequentare in situ. Cito Paola Zambelli: "Nel titolo si fa uso di una formula di Renato Serra, scrittore molto caro in Emilia-Romagna. Il convegno vorrebbe fornire un chiarimento programmatico: come è possibile pensare a destinare una casa a residenza di post-docs, dottorandi o altre persone interessate a fare ricerca in una città che non è dotata di una biblioteca scientifica ricca e specializzata?"
E' plausibile rispondere che oggi, nel mondo del Open Access alle risorse elettroniche, studiare in una città di provincia, diventare lettore di provincia per compiere un atto scientifico di rilievo come la stesura di un dottorato o di un libro proveniente di una tesi di dottorato in Storia, è diventato un compito più agevole grazie alle tecnologie del digitale ?
Ecco la domanda principe e il terreno sui quali mi muoverò e si muoveranno gli studiosi invitati a delineare alternative virtuali, tracciare una "reale" presenza del virtuale, proporre strategie scientifiche sufficienti per eventualmente comporre con le mancanze delle istituzioni culturali di "provincia".
Mi propongo di svolgere il seguente intervento in quel contesto:
Con l’avvento di Internet e del
web, l’utopia di una grande biblioteca universale digitale non sembrava più una
lontana chimera: anche paesi con insufficiente patrimonio culturale e poche -o
nessuna- biblioteche avrebbero potuto, in un futuro non lontano, evitare
costosi ed improbabili viaggi verso le metropoli mondiali della cultura. Chi
viveva lontano da biblioteche nazionali, pubbliche o accademiche, si sarebbe
servito della rete per varcarne le porte virtuali. La cultura si sarebbe
democratizzata ed estesa globalmente. Quest’ipotesi si è o meno realizzata al
tempo del web partecipativo e semantico ? Questa domanda non si pone solamente per quei paesi che non possiedono un sufficiente patrimonio librario a portata di quotidiani
spostamenti, ma si pone anche in Italia dove le
risorse bibliotecarie sono importanti e relativamente ben distribuite sul
territorio. E’ dunque lecito porsi la domanda se in una delle regioni più
ricche di’Italia, l’Emilia-Romagna, dove ha sede distaccato una delle maggiori
università della Penisola, l’università di Bologna a Forlì, il web e internet
sono in grado oggi di sostituire l’offerta “fisica” dei maggior centri di
archivi e delle maggiori biblioteche italiane ed europee. Il mio intervento intende
proporre più che risposte, alcune riflessioni e possibilmente alcune strategie documentarie
che permetterebbero di chiarire i termini della questione e di potenziali
risposte.
Ore 10
Maurice Aymard (MSH-Paris), Introduzione
Rosaria Campioni (Sovrintendenza per i beni librari Emilia-Romagna) La cooperazione bibliotecaria al servizio della ricerca.
Gesine Bottomley (Bibliothek des Wissenschaftkolleg zu Berlin), Library Service through Networks - Facilitating Research at Independent Institutes"
Andrea Cristiani-Angela Politi (Bibl. Universitaria “R. Ruffilli” Forlì) "Il nostro esperimento di centralizzazione in Ateneo: nuove teconologie e integrazione nel territorio".
Stefano Zamponi (Facoltà Lettere Firenze). Manoscritti e computers
Ore 15
Gherardo Ortalli (Univ. Ca' Foscari, Venezia) Il centro per lo studio del gioco a Treviso
Serge Noiret (Biblioteca dell’ EUI Firenze), Risorse elettroniche per la storia
Stefano Vitali (Soprintendenza archivistiva) Risorse archivistiche in rete: potenzialità e problemi.
Carlo Ginzburg (UCLA), Conversando con un motore di ricerca.
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