La morte dello storico sociale e "digitale" Roy Rosenzweig l'11 ottobre 2007 mi ha molto colpito. Di sicuro egli non poteva conoscere ne sapere quanto i suoi lavori ed i suoi progetti al Center for History and New Media della George Mason University fossero così seguiti in Italia ed in italiano dal nostro gruppo di amici e ricercatori nel campo della storia digitale. Roy aveva 57 anni e lo ricordano in molti come una persona entusiasta del suo lavoro e pronta sempre ad interessarsi di tutto e di tutti. La storia la facevano tutti egli diceva a proposito della "public history" americana, "everyone a historian", forse, ma mettere pezzi di storia coerentemente insieme e pure per la rete non è dato a tutti. Rosenzweig era uno di quelli e è sicuramente una persona che avrei voluto conoscere. Molte testimonianze sono disponibili sull'History News Network della George Mason (http://hnn.us/articles/43739.html) ma sono soprattutto i suoi saggi che vanno letti. L'ultimo sul valore scientifico della Wikipedia di storia americana ci ha fatto da "guideline" per l'intervento al convegno su storia digitale l'anno scorso all'IUE di Firenze. L'autrice, Elena Sodini, lo pubblicherà con Memoria e Ricerca, ultimo fascicolo del 2007, fra poco. Sarà il caso di scrivere anche una nota per ricordarlo ?
Non lo conoscevo Roy, era virtuale ma così presente e reale ! Poi le fotografie che circolano fanno pensare a Groucho Marx, ad un intellettuale ebreo di New York alla Woody Allen, un uomo che emana simpatie e calore umano con ironia. I baffi forse ? Peccato davvero e un saluto anche a nome di altre persone qui in Italia, persone che Roy non conosceva e non conoscerà mai purtroppo.